ENEA tra i partner del polo europeo per lo sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative per la mobilità elettrica
Quali sono i nuovi scenari, le potenzialità e gli impatti della mobilità elettrica? Ce lo spiega l’ENEA, che nel Programma di Ricerca di Sistema Elettrico 2015-2017, approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha coinvolto oltre 50 ricercatori e investito complessivamente circa 5 milioni di euro per indagare tecnologie innovative e sistemi hi-tech da mettere al servizio della mobilità elettrica.
Quello della mobilità elettrica è un settore che per l’ENEA rappresenta una priorità strategica che la vede coinvolta in programmi di ricerca insieme a imprese del trasporto individuale e collettivo. “Proprio in questi giorni – ha annunciato il presidente dell’ENEA, Federico Testa, al convegno di presentazione dei risultati della Ricerca di sistema – l’Agenzia ha ottenuto un riconoscimento di particolare rilievo con l’assegnazione da parte dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) al Consorzio MOBiLus, cui ENEA fa parte, della KIC Urban Mobility per dar vita ad un polo europeo di sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative per i problemi della mobilità sostenibile nelle aree urbane”. Si tratta di un progetto, infatti, nel quale sono coinvolti 48 partner, tra città, università e centri di ricerca, e aziende di automotive e ICT, dei quali due italiani, ovvero ENEA e Politecnico di Milano. Il progetto, che prevede investimenti pari a 1,6 miliardi di euro, durerà 7 anni, ma da previsioni potrebbe dare i primi risultati già nel 2020.
Sul fronte invece di una eventuale elettrificazione del servizio pubblico, l’Agenzia ha predisposto due software per supportare operatori, decisori pubblici e amministrazioni locali: il Better Electric Solutions for public Transport (BEST), capace di indicare, attraverso un’analisi di fattibilità tecnico-economica, la configurazione ottimale delle infrastrutture di ricarica dell’alimentazione elettrica degli autobus urbani; e l’E-Mobility Simulation (EMU), per sostenere la diffusione di una corretta mobilità elettrica nei contesti urbani.
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