Luogo: Milano, Italia
Progettista: Disano illuminazione e studio di Fabio Castoldi
Apparecchi: Focus, Vision 2.0
La Chiesa di Santa Maria di Caravaggio a Milano occupa un posto importante nella zona a ridosso di Porta Ticinese, uno dei quartieri storici della città. L'edificio sacro, costruito nel 1911 in un'area di campagna che, con lo sviluppo industriale, si stava rapidamente trasformando in quartiere operaio, ha la struttura di un'antica basilica, con mattoni a vista e inserti di marmo, secondo uno stile che, come era d'uso all'epoca, richiama l'architettura romanica.
Pesantemente danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e interamente ricostruita nella zona posteriore, Santa Maria di Caravaggio ospita al suo interno una suggestiva cripta, interamente ricoperta di mosaici, con le statue che ricordano la celebre apparizione della Madonna nel paese della bergamasca.
Di recente l'impianto luci della basilica è stato interamente rinnovato con nuovi faretti, sorgenti Led e sistemi di controllo che permettono accensioni differenziate e programmabili nel tempo. Il progetto illuminotecnico, curato dallo studio di Fabio Castoldi assieme al Centro Consulenza di Disano illuminazione (arch. Piero Peruzzi), ha mantenuto gli stessi punti luce, diminuendo considerevolmente di più del 50% i consumi energetici e aumentando la quantità di luce disponibile.
Nella navata centrale sono stati impiegati i faretti Vision 2.0, di marchio Fosnova: la distribuzione della luce diretta ed indiretta è tesa ad esaltare le volte. Nelle navate laterali si è optato, invece, per i faretti Focus, sempre firmati Fosnova, forniti di un particolare colore Corten. Entrambi i modelli si caratterizzano per una temperatura di colore di 3000K (luce calda) e un'altissima resa del colore (CRI 90).
L'effetto finale è quello di un'illuminazione che valorizza i colori originari delle pareti con mattoni a vista e del soffitto a cassettoni, integrandosi perfettamente con l'architettura.